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            NUCCIA TOLOMEO   
                è ricordata dalla cugina Ida Chiefari durante il 7° Convegno diocesano - 26 gennaio 2011 
               
                      Mercoledì 26 gennaio 2011 alle ore 17,30, nel 14° anniversario della morte  della Serva di Dio Nuccia Tolomeo  e 1° anniversario della conclusione della sua Causa di beatificazione, la chiesa di Catanzaro-Squillace ha celebrato nella chiesa del Monte, dove riposano i suoi resti mortali dal 1  novembre 2010,  il settimo convegno diocesano per approfondire la  spiritualità di questa fedele figlia di Dio e della chiesa, che si era offerta  vittima d'amore per l'umanità sofferente. 
              Nuccia cara, 
                sempre vivo e presente è il tuo ricordo. Continui a vivere nei nostri cuori e nella storia di 
                ognuno di noi. In questo 14° anno della tua dipartita desidero elevare a nome di tutti i miei 
                cari un “Te Deum” di ringraziamento al Signore per come il tuo ‘amen’ è divenuto un 
                ‘alleluia’. Tutto è grazia! Tutto è dono! E tu sei stata un dono per tutti noi! Un modello! Hai 
                fatto parte della nostra vita di bimbe, di giovanette e, poi, di spose e di madri! Ci hai seguito 
                passo dopo passo e conservo nella mia mente i pensieri della tua mente e del tuo cuore 
                sofferente, perseverante, sorridente, accogliente sempre! Sei stata una lezione di coraggio, di 
                eroismo quotidiano ininterrotto, di amore, di gioia, di sofferenza, di offerta. Hai lasciato 
                un’impronta indelebile. 
                Con molta partecipazione ti dico ‘Grazie’! Grazie, perché continui ad essere una 
                piccola luminosa stella, la cui luce non verrà mai meno. Grazie, perché ti sei presentata a noi 
                tutti come simbolo di semplicità, fedeltà, pazienza. Grazie per il buono esempio lasciato, 
                soprattutto per aver saputo accogliere il dolore con tanta generosità, amore, portando 
                tutto il mondo nella tua preghiera e nella tua offerta, rimanendo sempre gioiosa e serena 
                sino alla fine, lodando e ringraziando il Signore per la tua immobilità. 
                E’ proprio vero, cari sorelle e fratelli, che la forza divina si realizza nella debolezza. 
                Sei stata segnata dalla sofferenza! Hai portato nell’anima e nel corpo la gioia di vivere, la 
                fame e la sete di Dio e la sofferenza di Cristo crocifisso. Certamente tutto questo non poteva 
                restare nell’ombra. Vorrei ringraziare il nostro Arcivescovo e Padre Pasquale che ha 
                abbracciato questa causa con convinzione e decisione. 
                Ed eccoci qui, Nuccia, a parlare di te, della tua storia, della tua morte quotidiana, della 
                tua fede semplice ma salda, della tua spirituale energia e della tua anima bella. Sei stata una 
                piccola donna, umile, semplice, ma grande nell’amore, nell’abbandono, nella fiducia 
                verso il Signore. Sei stata una creatura piena di gioia di vivere, nonostante le tue 
                condizioni e il tuo corpo contorto. Siamo grati di offrirti al mondo e alla chiesa universale, 
                perché, oggi più che mai, la tua testimonianza non ci deve lasciare indifferenti, ma ci deve 
                insegnare la strada, la via della santità. Soprattutto possa tu essere ancora guida e modello 
                per tutti i disabili, per tutti i malati, i sofferenti, per tutte le anima stanche e paurose 
                della croce e per tutti i cuori senza speranza. Possa tu essere di incoraggiamento e di 
                esempio da imitare. Non finirei mai di parlare di te, ma fatemi dire un’ultima cosa: 
                Lei diceva sempre: La vita è bella e deve essere accolta e vissuta in Gesù, per Gesù 
                come canto d’amore, deve essere trasformata come canto d’amore, deve essere 
                trasformata in un’alleluia. E poi ci raccomandava di pregare: Pregate, pregate, perché la 
                preghiera vi porta a Gesù, vi porta forza. Tanti sono i ricordi! Quante frasi risuonano nel mio 
                cuore! Ma ora termino, ringraziando Te, Signore. Grazie, Gesù, infinitamente grazie. Alleluia 
                a Te, oggi e sempre per le meraviglie che compi nella nostra vita. 
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